Visita Ginecologica Foggia
La visita ginecologica (a Foggia): tutti i segreti
Il corpo di una donna cambia molte volte durante la vita e prendervi confidenza è tanto importante quanto utile.
Un modo per farlo è rivolgersi a un medico esperto in ginecologia, soprattutto in vista della prima visita ginecologica, visita che, andando a rivolgersi all’intimo femminile, è spesso causa di leggere ansie e vergogne.
Ecco i consigli della dott.ssa Angiolillo, Ginecologa a Foggia, per rispondere a tutte le domande relative alla visita ginecologica, quando non si sa bene che cosa ci si debba aspettare, come comportarsi con il medico e come prepararsi all’incontro in studio.
Le prime visite andrebbe fatte:
– primo controllo fra i 15 e i 18 anni,
– visita completa di tutti gli esami entro i 21 anni,
– prima della prima contraccezione,
– primo pap-test in concomitanza con i primi rapporti sessuali.
Il ginecologo, medico di fiducia
Le ansie relative alla visita ginecologica, soprattutto se si tratta della prima, sono legate al medico che si andrà ad incontrare.
Il rapporto di fiducia con un medico che entra, letteralmente, nel nostro intimo, deve essere di grado massimo ed è fondamentale per vivere la visita in serenità.
Di solito, infatti, prima di prendere l’appuntamento, si chiede consiglio alla propria madre, alle sorelle maggiori, alle amiche, persone delle quali ci fidiamo.
Quando non è possibile -per esempio dopo un trasferimento in una nuova città- il metodo migliore per sviluppare fiducia in un nuovo medico è quello di chiedere un’appuntamento conoscitivo senza visita, allo scopo di chiarire un pò le idee grazie a un primo colloquio.
Molto utili sono anche le recensioni online che si trovano su molti portali che raccolgono le esperienze degli altri pazienti.
Se certe paure e imbarazzi persistono, chiedere al ginecologo in che cosa consisterà la visita, passo passo, aiuterà a ridurre l’ansia, grazie proprio alla conoscenza dell’intero processo.
Prima della visita ginecologica: le domande che non osi fare
Igiene: esegui la normale igiene intima nelle ore precedenti alla visita senza usare detergenti che non hai mai usato prima, lavande vaginali o deodoranti intimi. Prima dell’appuntamento, dai una rinfrescata con della semplice acqua calda, per essere al 100% a tuo agio.
Depilazione intima: sentiti a tuo agio. Quotidianamente, sei depilata o no? Presentati così dal medico, che non ha alcuna preferenza in merito. Agli scopi della visita, non cambia nulla.
Pipì: un paio di ore prima della visita, bevi molta acqua, di modo che appena prima della visita tu possa andare in bagno e svuotare la vescica. È importante, infatti, per la riuscita di una buona visita, che sia completamente svuotata.
Abbigliamento: dovrai spogliarti completamente dalla vita in giù e, se è richiesta anche una palpazione al seno, dovrai scoprire anche questo. Nello studio del ginecologo, avrai a disposizione un separé per spogliarti in tranquillità. Si consiglia una t-shirt lunga o una camicia ampia, di modo che tu possa sentirti coperta negli spostamenti da e verso il lettino clinico.
Sesso: è meglio evitare di avere rapporti sessuali il giorno prima della vista ginecologica. Piccole microlesioni da sfregamento che possono accadere durante il sesso, potrebbero inficiare l’osservazione del medico.
La visita ginecologica: il colloquio con il medico
Per ridurre qualsiasi ansia relativa alle domande che il ginecologo potrebbe fare, è bene ricordare che le risposte sono tutte strettamente confidenziali e coperte dal segreto professionale.
Tenere segreti con il proprio medico potrebbe davvero essere un problema per la propria salute, in quanto non gli si darebbero le giuste informazioni per capire il nostro corpo. Risposte oneste ed esaustive possono evitare future complicazioni e, in molti casi, salvarci davvero la vita.
Le domande del colloquio clinico sono di tre tipologie:
–sulla storia clinica del paziente: malattie e interventi chirurgici passati e attuali, allergie, abitudini alimentari e diete in atto, abitudini igieniche, assunzione di alcol e fumo, assunzione di farmaci;
–sulla storia ginecologica del paziente: prima e ultima mestruazione, durata media del ciclo mestruale, regolarità o irregolarità e quantità della mestruazione, rapporti sessuali, precedenti patologia ginecologiche e attuali disturbi o sintomi;
–sulla storia familiare del paziente: malattie e casi di tumore in famiglia (alla mammella, all’ovaio, al colon), ma anche casi di ictus e di malattie cardiovascolari.
Essere preparati a queste richieste, magari chiedendo prima ai familiari o tenendo un diario del proprio ciclo mestruale, può aiutare a non avere alcun imbarazzo o impreparazione nel rispondere.
La visita ginecologica: fase per fase
Se si tratta della prima visita ginecologica, il ginecologo va informato, di modo che possa tenere qualche accortezza o delicatezza in più.
Lo stesso vale nel caso in cui non si abbiano mai avuti rapporti sessuali, di modo che il medico possa utilizzare strumenti adatti a non lesionare l’imene (come per esempio uno speculum più piccolo).
La regola generale per vivere senza ansie la visita vera e propria è quella di mantenersi rilassate, magari respirando profondamente. In questo modo non si avvertiranno nemmeno fastidi e dolori.
Dopo essersi spogliate dalla vita in giù, il medico chiederà di sdraiarsi sul lettino ginecologico e di appoggiare i piedi o i polpacci sui due “bracci” che si trovano ai lati del lettino (detti gambali). In questo modo le gambe saranno divaricate e la vulva ben visibile. Sì, è una posizione imbarazzante, ma il medico vi è abituato ed è la migliore per permettere un esame approfondito.
– La visita inizia con l’osservazione dei genitali esterni (vulva), alla ricerca di infiammazioni, alterazioni, abrasioni o lesioni, anomalie nella forma, secchezza, presenza di condilomi.
– Si passa quindi all’esame interno della vagina, attraverso l’utilizzo di uno strumento che si chiama “speculum”, che serve per osservare la parete interna della vagina e il collo dell’utero, aprendosi a poco a poco. L’inserimento dello speculum dà una sensazione simile all’inserimento di un assorbente interno.
– Estratto lo speculum, il ginecologo inserirà un dito in vagina e farà pressione con l’altra mano sul ventre: un esame veloce per capire la forma e lo spessore dell’utero.
A meno che non siano necessari esami più approfonditi (come per esempio il pap-test o una ecografia), la maggior parte delle visite ginecologiche di controllo si concludono qui. La paziente si riveste e si termina il colloquio con il ginecologo, che, in caso di rilevazione di qualche situazione clinica, provvederà a indicare una terapia, esami supplementari o un secondo appuntamento.